Era l'inizio di settembre quando l'amica Vale saltava fuori con un Oh, volo Bruxelles andata e ritorno 30 euri. Chi viene?, ed era proprio l'inizio di settembre quando io, unico deciso tra gli altri ammighi dubbiosi risposi con un secco Sì, dai, fatta!
Bruxelles, 30 euri di volo, è un affare cavolo, vi pare? Il fatto è che non ero deciso proprio un cazzo. Questo, in realtà, era quel che invece pensavo:
Bacato: Sì ma... soldi che non son niente, vabè, ma l'aereo?
Cervello: E' ora di affrontarlo. Dai, ce la famo, te lo prometto.
Bacato: Ma come me lo prometti? Io ho già l'ansia!
Cervello: E' settembre stupido amico mio. Da qui a dicembre mancano 3 mesi pieni, ci penseremo.
Bacato: Ma sì dai, chissene. Tanto ce ne vuole prima che arrivi dicembre...
E poi dicembre è arrivato.
Sudo già dal viaggio in macchina verso l'aeroporto. Fortunatamente la mia (finta) calma zen non da segni esterni della tensione che m'attanaglia. Scesi dall'auto confesso tutto alla Vale. Devo farmi uno spritz, o due, qua muoro qua muoro qua oggi muoro!
Faccio il check in e mi avvio al gate con i messaggi al cellulare e gli hashtag su twitter che mi dicono #volastronzo per farmi ridere un po'. Saliamo in aereo e l'unica sensazione che ho è un principio d'infarto.
Tutto ok? mi fa la Vale. Vuoi che ti tenga la manina? continua prendendomi un po' per il culo.
Le prendo la mano appoggiandola al petto, le faccio sentire il rullo di tamburi che ho dentro. A momenti non ci crede.
Vecchio non morire! dice stupita.
Rullaggio
Bacato: Oddio oddio oddio precipitiamo precipitiamo!
Cervello: Non siamo ancora decollati, stiamo semplicemente andando verso la pista.
Indicazioni degli hostess (aka le persone più coraggiose dell'universo)
Bacato: Sì sì, in caso di morte mettetevi la mascherina e il fottuto giubbotto di staminchia gonfiabile, bravi.
Cervello: L'aria quando si vola è più dura del cemento, più dura del cemento, cemento, cemento cemento dappertutto. Ok, mi sta prendendo male pure a me, metto Skrillex in cuffia così ignoriamo questa bagascia che parla!
Si parte
Bacato: Porca merda c'ho la sedia incollata al culo senti quanto tira muoio muoio muoioooo
Cervello: E' come essere su un treno. Ok, va un po' veloce. Famo finta che siamo su un freccia rossa, che quelli vanno a 300 e sono più rapidi. Freccia rossa, freccia rossa ok?
Decollo
Bacato: Ma perché mi ficco in ste situazioni del cazzo?!?!
Cervello: Mezzo più sicuro del mondo mezzo più sicumavaffanculo...
Passo il resto del volo con la musica a palla nelle orecchie e una quantità spropositata di scurrilità che mi gira in testa, che eviterò di scrivervi ovviamente, che tanto ne avete già avuto un buon assaggio in queste righe. E' la mia psiche impanicata, non posso farci nulla. Tutto tranquillo comunque. Troppo. Il tempo non passa. Soluzioni? Vai vai capra! cioè un giochino per tablet in cui devi far salire una capra su per una montagna, sempre più in alto, proprio come stai facendo te, stupida capra d'un uomo. Il bello è che ogni partita dura quindici minuti e più, quindi posso farne una manciata e sono arrivato.
Un'ora e mezza d'asocialità dopo, che la povera Vale ha passato non ho idea di come perché la mia (im)probabile morte era in cima alla classifica dei miei interessi, le ho finalmente parlato, ci si è fatti due foto e si è atterrati assieme ai Sidh a tutto volume.
Bene! Ora inizia la vacanza! Non sono più asociale. Ciao Vale! Come stai? Non è una magnifica giornata? Che meraviglia stare coi piedi per terra. Ahhh la vita è meravigliosa!
Mi guarda malissimo. Alleluja cazzo! Bentornato tra noi! mi dice.
Nell'aria c'accoglie un intenso odore di roba fritta. Prendiamo un bus da Charleroi a Bruxelles e quaranta minuti dopo siamo in città. Ma non abbiamo idea di dove sia il nostro ostello. Giriamo un po', totalmente a caso, per strada non c'è un mezzo cavolo di nessuno, solo le lucine di Natale. Ma io sono calmo, sono sulla terraferma, niente può scalfire la mia felicità! Chiediamo a un tipo che fa pulizie (all'una di notte) in stazione sperando ci dia qualche dritta. Consiglia di prendere un taxi perché camminare per quella parte di Bruxelles a quell'ora non è sicuro. Dopo 8 euri di taxi siamo a sorpresa dentro l'ostello più fico del pianeta, e non scherzo, dato che dal sito pareva na bettola.
Soddisfatti si va a dormire in stanza mista da 10 persone. Tutto tranquillo, finché alle 4 del mattino due tipe sbronzissime mi svegliano scaricando tipo immondizia una terza tipa a letto, che continua a ridere e ruttare dopo che le amiche se ne sono andate via chissà dove chissà come. Mi addormento col suono dei suoi colpi di singhiozzo.
Mi chiamo Davide, sono a Bruxelles, e sono sopravvissuto a un volo aereo.
Bruxelles 2/3 | Mangiamerda. --->
Bruxelles 3/3 | The master of puppets. --->
Bruxelles 2/3 | Mangiamerda. --->
Bruxelles 3/3 | The master of puppets. --->